Grafico 1: Prevalenza di decubito (categorie 1 et superiore)

(residui e intervallo di confidenza del 95%)

Commento ANQ sul confronto presentato (Grafico 1):

Nel grafico si vede che solo poche linee verticali (intervalli di confidenza) non intersecano quella dello zero. Ciò significa che la maggior parte degli ospedali non diverge dall’insieme dei nosocomi e che solo pochi ospedali si differenziano in modo significativo.
(Vedi anche spiegazioni generali sui grafici)

 

Grafico 2: Prevalenza di decubito (categorie 2 et superiore)

(residui e intervallo di confidenza del 95%)

Commento ANQ sul confronto presentato (Grafico 2):

Secondo la letteratura specializzata, la diagnosi inequivocabile del decubito di categoria 1 è difficile. Per questo motivo, per il decubito delle categorie 2 et superiore verificatosi in ospedale eseguiamo un’analisi separata.
Nel grafico si vede che solo poche linee verticali (intervalli di confidenza) non intersecano quella dello zero. Ciò significa che la maggior parte degli ospedali non diverge dall’insieme dei nosocomi e che solo tre ospedale lo fa in modo significativo.
(Vedi anche spiegazioni generali sui grafici)

 

Grafico 3: Cadute in ospedale

(residui e intervallo di confidenza del 95%)

Commento ANQ sul confronto presentato (Grafico 3):

Questo grafico riporta la frequenza delle cadute durante la degenza ospedaliera.
Si constata che solo poche linee verticali (intervalli di confidenza) non intersecano quella dello zero. Ciò significa che la maggior parte degli ospedali non diverge dall’insieme dei nosocomi e che solo quattro ospedale lo fa in modo significativo.
(Vedi anche spiegazioni generali sui grafici)

 

Spiegazioni generali sui grafici

Descrizione generale dei grafici: link
Legenda dei grafici: link

Maggiori informazioni nel rapporto comparativo nazionale 2016 e nella sua versione abbreviata.